“I banditi
e la Bibbia”
Il venditore ambulante camminò con fatica.
Era il tramonto. Aveva cercato di
vendere i suoi articoli tutto il giorno nel paese Siciliano, che adesso era
dieci miglia dietro di lui e ancora doveva camminare a lungo per arrivare ad un
posto per coricarsi la notte.
Sentì il rumore di un cavallo gallopando. Girandosi, vide un uomo su un cavallo con uno sguardo feroce e una barba nera, vestito con un cappello largo e un mantello nero.
Mentre l’uomo tratteneva il cavallo,
ad un tratto il venditore disse in italiano, “Buona sera, signore.” Sapendo che essere cortese era la cosa
migliore da fare con uomini di sguardo feroce come questo.
L’uomo a cavallo fece un salto a
terra.
“Che cosa hai in quella borsa?”
“Libri, signore.”
“Finalmente ti ho trovato. Tu vendi questi libri per corrompere i
principi morali della gente semplice.
Prima brucerò i tuoi libri e poi ti sparerò. Metti giù la tua borsa e vai a prendere dei
bastoni per l’incendio.” Scoutò il venditore e egli, realizzando che
aveva a che fare con un brigante, fece quello che gli era detto. Era notte quando il fuoco era acceso.
“Signore,
prima che bruciate i miei libri e sparate, datemi il permesso di leggervi un
pò.” “È giusto.” Disse il brigante sedendosi vicino al fuoco.
Il venditore scelse un passaggio dall’evangelo
secondo Luca. “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s’inbatté in ladroni.”(Luca 10:30)
Era una mossa ardita, ma il bandito
ascoltò mentre che la storia del buon Samaritano gli era letta. “Mi piace quella storia,” disse il
brigante. “Non bruceremo quel libro.”
Dall’evangelo secondo Matteo il
venditore lesse il Sermone sul Monte. (Matteo 5)
“Non c’è niente di male in quel libro:
Non bruceremo quel libro!”
Questa
volta il venditore aprí un libro del Nuovo Testamento e lesse dell’amore
Cristiano dalla lettera di San Paulo ai Corinzi. (1 Corinzi 13)
“Che bellezza e verità. Dobbiamo tenere quel libro. Leggi un’altro.”
Come il venditore lesse un libro
dopo un’altro, erano messi nella pila che non dovevano essere bruciati.
“Non ne ho più, signore.”
“Assurdo. Dove sono i libri maligni?”
“Non ne ho, signore.”
Perplesso, il bandito se ne andò.
Con fatica il venditore continuò
fino alla prossima locanda del villaggio, ringraziando Iddio per un’altra fuga!
La mattina dopo, al mercato, il
venditore si avvicinò ad un gruppo di uomini vicini ad un asino che
chiaccheravano.
“Vi
potrei leggere del Signore Gesù Cristo?”
“Con piacere,” fu la risposta.
Poi il venditore lesse come Gesù
mandò due discepoli a prendere un asino. (Marco 11:2)
“Quant’è quel libro?” gridò uno
degli uomini.
“Mezzo centesimo,” disse il
venditore.
“State attenti! I libri sono
maligni...” Una voce alta creò un tumulto e presto tutta la piazza era piena di
una moltitudine impazzita.
“Via con questo eretico!”
“Morte al bestemmiatore!”
Quando le cose sembrassero di andare
al più peggio, un uomo cavalcò in fretta nella piazza – un uomo di sguardo
feroce con una barba nera.
“Lasciate quel uomo in pace,” gridò.
Tutti riconoscevano il bandito ed
erano impauriti.
“Ma signore,” gridò uno, “quest’uomo
vende libri maligni. Si merita di essere
punito.”
Il bandito seduto con calma sul
cavallo, raccontò la storia della notte precedente.
“I libri sono buoni,” il bandito
concluse.
Anni passarano e un giorno il venditore ricevette una lettera dall’America. Sorpreso l’aprì e la lesse. Mentre la leggeva, la sua meraviglia aumentò. Era dal brigante! Egli scrisse come la sua vita cambiò da quella notte tanto tempo fa, quando il venditore gli lesse le parole di Dio dalla luce del fuoco. I libri erroneamente chiamati “maligni” gli avevano portato la salvezza.